Salviamo la sanatoria

Da Ero Straniero gli ultimi dati dalle Prefetture e tre emendamenti per salvare la Regolarizzazione 2020

“Come campagna Ero straniero seguiamo con grande attenzione l’attuazione della regolarizzazione straordinaria prevista dal governo nel maggio 2020 , preoccupati in particolare dai tempi troppo lunghi dell’esame delle 230mila domande presentate e dalla situazione di precarietà che tale ritardo sta determinando”, hanno dichiarato i promotori illustrando oggi, 25 novembre, alla Camera dei deputati, il terzo approfondimento sul tema.

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La PdL di Ero Straniero ancora ferma

Il 27 ottobre 2017 le organizzazioni promotrici della campagna Ero straniero. L’umanità che fa bene hanno depositato alla Camera dei Deputati la proposta di legge di iniziativa popolare di riforma in materia di immigrazione, con oltre 90.000 firme raccolte.

Oggi, a quattro anni di distanza, siamo tornati a Montecitorio: abbiamo voluto incontrare Giuseppe Brescia, presidente della Commissione affari costituzionali della Camera per chiedere che la discussione sulla proposta di legge riprenda quanto prima, consentendo che l’iter si concluda entro la fine dell’attuale legislatura.

Al presidente Brescia – e per suo tramite al presidente della Camera Fico – abbiamo consegnato una lettera in cui sottolineiamo come sia passato un anno e mezzo dall’ultima delle audizioni dedicate alla nostra proposta di legge dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, che hanno visto l’intervento di esperti, giuristi e rappresentanti di terzo settore, istituzioni, sindacati, categorie produttive, enti locali.

La pandemia ha portato alla sospensione dell’esame di questo e di altri provvedimenti ma pensiamo sia arrivato il momento di riprendere il lavoro, anche alla luce dei risultati della regolarizzazione straordinaria del 2020, di cui stiamo monitorando l’attuazione e che ha visto, nonostante i limiti del provvedimento, un numero molto alto di domande, oltre 230.000.

Abbiamo ribadito come sia necessario, ora, andare oltre le sanatorie e procedere con un intervento a lungo termine che permetta di ampliare le maglie della regolarità e favorire legalità e integrazione, come prevede la nostra proposta di legge, insieme all’introduzione di nuovi meccanismi di ingresso per lavoro o ricerca lavoro in Italia.

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Ero Straniero scrive a Governo e Parlamento

Si chiede di intervenire sui ritardi della regolarizzazione, di superare le sanatorie e di riformare l’intero sistema

“La regolarizzazione straordinaria del 2020 è in una situazione di stallo, con pesanti conseguenze in termini di sicurezza sociale e sanitaria e di legalità per il nostro Paese”.

Così si legge nella lettera aperta che le organizzazioni promotrici della campagna Ero Straniero – insieme a enti del terzo settore, sindacati e associazioni di categoria – hanno inviato a Governo e Parlamento.

Come documentato dal lavoro di monitoraggio della stressa campagna, l’esame delle domande di emersione sta procedendo con un ritardo enorme. Questo si traduce nell’impossibilità, per decine di migliaia di persone, di accedere ai servizi, alle prestazioni sociali, alle tutele e ai diritti previsti per chi lavora nel nostro Paese.

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Approvate la nostra PdL!

A tre anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero”, le organizzazioni della campagna chiedono un atto di coraggio da parte del Parlamento: approvare quella riforma per affrontare il tema immigrazione alla radice, con uno sguardo verso il futuro. Dopo la regolarizzazione straordinaria dei mesi scorsi e il superamento degli aspetti più problematici dei decreti sicurezza serve ora un passo ulteriore: cambiare il sistema, fallimentare e iniquo, di gestione dell’immigrazione introdotto quasi vent’anni fa dalla legge Bossi-Fini e adottare strumenti efficaci di governo del fenomeno, a cominciare da nuovi canali di ingresso per lavoro nel nostro Paese. Leggi tutto “Approvate la nostra PdL!”

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Regolarizzazione: delusi per respingimento emendamenti

Come realtà promotrici della campagna Ero Straniero apprendiamo con stupore e delusione la decisione della Commissione Bilancio della Camera di respingere gli emendamenti da noi elaborati per migliorare la regolarizzazione straordinaria contenuta nell’articolo 103 del Decreto “Rilancio”, che pur sembravano condivisi da membri del Governo e maggioranza parlamentare. Leggi tutto “Regolarizzazione: delusi per respingimento emendamenti”

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Regolarizzazione: bene proroga al 15 agosto

La proroga al 15 agosto dei termini per la presentazione delle domande di regolarizzazione decisa dal Consiglio dei ministri è una buona notizia: data la complessità delle procedure, sono numerosi i datori di lavoro e lavoratori stranieri ancora in attesa di capire come poter accedere alla misura e serve più tempo.

Tuttavia, affinché sia data l’opportunità di emergere a un numero adeguato di beneficiari, sono ancora necessarie alcune modifiche all’intervento del Governo nel decreto rilancio: vanno infatti superate tutte quelle limitazioni e restrizioni inutili che giorno dopo giorno vengono segnalate dagli operatori di sportelli legali e patronati cui si stanno rivolgendo datori di lavoro e cittadini stranieri in questi giorni e che già come realtà promotrici della campagna Ero straniero avevamo individuato, proponendo delle modifiche in sede di conversione.

Chiediamo, quindi, alla maggioranza di approvare i nostri emendamenti all’esame della Commissione bilancio della Camera, a partire dall’allargamento delle attività economiche interessate dalla misura, per consentire ai datori di lavoro di tutti i settori economici – e non solo di quello agricolo e del lavoro domestico e di cura – di poter assumere e mettere in regola lavoratori stranieri. Vanno poi ampliati i requisiti, eccessivamente restrittivi, previsti per il cittadino straniero col titolo di soggiorno scaduto che intenda chiedere il permesso di 6 mesi per cercare un lavoro. Sappiamo già che, se tali requisiti non verranno modificati, saranno poche le persone che potranno fare richiesta.

Non resta quindi che intervenire sul provvedimento nei prossimi giorni alla Camera e migliorarlo per fare in modo che questo primo – importante seppur parziale – passo per il contrasto dell’invisibilità ottenga dei risultati concreti e permetta a quante più persone di vivere dignitosamente, lavorare e contribuire alla società nell’interesse del Paese.

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Immigrazione: la regolarizzazione necessaria

In questi giorni si sono ripetuti numerosi appelli rivolti al governo per un provvedimento straordinario di regolarizzazione. Organizzazioni della società civile, accademici, sindacati, categorie produttive e rappresentanti del mondo politico chiedono di occuparsi finalmente dei tanti cittadini stranieri invisibili presenti nel nostro Paese, dando loro la possibilità di vivere e lavorare legalmente, andando a colpire marginalità sociale, lavoro sommerso e sfruttamento lavorativo e aumentando le entrate per lo Stato. Per una maggiore sicurezza sanitaria e sociale, quindi, e per una reale tutela dei diritti di tutti.

Noi promotori  della campagna Ero Straniero questa richiesta la poniamo da tempo, anche attraverso una proposta di legge popolare depositata alla Camera a fine 2017 e ora all’esame della Commissione affari costituzionali.

Vogliamo ribadire ancora una volta – oggi più che mai, visto il momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo – che un provvedimento di regolarizzazione è necessario, ma deve essere il più ampio possibile, senza ridursi solo al settore agricolo o a pochi altri, come previsto nella bozza di decreto circolata nei giorni scorsi.

Andrebbero poi ampliate le tipologie di contratto di lavoro previste per la procedura di emersione, senza il limite del tempo determinato; non dovrebbero essere imposti contributi onerosi non sostenibili; e non dovrebbero essere penalizzati i lavoratori stranieri che non riuscissero a finalizzare la propria domanda per motivi imputabili al datore di lavoro, ampliando i tempi per ottenere un permesso di soggiorno anche oltre il 31 dicembre 2020 (termine previsto nella bozza).

Ci rivolgiamo quindi ai partiti di maggioranza affinché si esprimano pubblicamente sulla necessità di ampliare la misura quanto più possibile e di intervenire per migliorare la bozza del decreto rispetto ai limiti da noi evidenziati, con la speranza che facciano tesoro del lavoro prezioso svolto nell’ultimo anno alla Camera in merito alla nostra proposta di legge e di quanto emerso dal confronto di esperti e rappresentanti delle diverse realtà competenti in materia di immigrazione. Per contrastare l’irregolarità e tutte le distorsioni sociali, economiche e di sicurezza che tale fenomeno comporta,  servono soluzioni a lungo termine, pragmatiche e più coraggiose. Serve andare fino in fondo, per il bene di tutto il Paese.

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Convegno rinviato

rinvio convegno ero straniero

La Camera dei deputati ha sospeso tutti gli eventi previsti nelle prossime settimane nelle sale di Montecitorio.

La campagna Ero Straniero è quindi costretta ad annullare il convegno “Lavoro, diritti, sicurezza: la riforma che serve all’Italia”, previsto per il 10 marzo prossimo, e a rinviarlo a nuova data da definire, che sarà comunicata il prima possibile.

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Immigrazione, don Colmegna: ascoltare la società civile

Il discorso del presidente della Casa della carità don Virginio Colmegna, in occasione del primo forum di Casa Comune, del 29 novembre 2019 a Milano. Si è parlato anche di immigrazione, con un forte richiamo alla politica sulle proposte di Ero Straniero.

Siamo nel mezzo di una crisi globale, che per la prima volta ci fa avvertire quanto giustizia sociale e giustizia ambientale siano strettamente interconnesse. 

In un contesto oserei dire di devastazione culturale, nel quale si moltiplicano chiusure, paure, rifiuto dell’altro, abbiamo bisogno che dal basso, dalle coscienze, cresca e si mobiliti una visione di società più umana, che parli un nuovo linguaggio che non può essere solo rivendicativo, ma che deve caratterizzarsi come mite, propositivo e solidale; un linguaggio che respira e vive sul mettere al primo posto la dignità di ogni persona. 

Questo chiedono i giovani – e non solo – che riempiono le piazze per affermare il bisogno di una politica nuova, di nuovi valori etici che poggino su una visione comunitaria della società. I giovani esigono da noi un cambiamento, lo ricorda spesso anche Papa Francesco, e domandano a gran voce come sia possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi. Sono stanchi di una logica escludente che avvantaggia i pochi, di un sistema che si fonda sull’idolatria del mercato quale unico motore propulsore dello sviluppo, di un’economia che è solo speculazione finanziaria e non si cura delle disuguaglianze che provoca, di una società che si arrocca nell’individualismo e produce quelli che sempre Papa Francesco chiama “scarti umani”. Sono per esempio inaccettabili il divario sempre più grande tra gli stipendi dei manager e degli altri lavoratori o un mercato del lavoro sempre più precario e per molti anche senza tutele; francamente è insopportabile quanto si stiano diffondendo stili di vita che sono ostentazione di ricchezze e disvalori. Leggi tutto “Immigrazione, don Colmegna: ascoltare la società civile”

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