Venerdì 8 febbraio 2019, i promotori di “Ero Straniero – L’umanità che fa bene“, si sono dati appuntamento a Palazzo Marino per rilanciare la proposta di legge ferma in Parlamento, per rimettere al centro la necessità di tutelare i diritti e garantire la legalità, per affrontare le paure con politiche di inclusione.
Durante l’incontro è stato lanciato un appello ai parlamentari, per chiedere di calendarizzare la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla campagna, depositata alla Camera dei Deputati il 27 ottobre 2017.
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Una nuova legge sull’immigrazione è possibile
Appello di “Ero Straniero – L’umanità che fa bene”
Signori Parlamentari,
da sedici mesi, 90.000 cittadini italiani, firmatari di una iniziativa promossa dalla campagna “Ero straniero- l’umanità che fa bene”, aspettano che il Parlamento metta in discussione la proposta di legge presentata per affrontare il fenomeno migratorio in tutta la sua complessità, superando la legge Bossi-Fini e puntando su lavoro e inclusione sociale.
In questi sedici mesi, invece di elaborare soluzioni condivise, in grado di governare il fenomeno dei flussi migratori nel rispetto dei diritti delle persone e capaci di trasformarlo in opportunità per il Paese, è stata intrapresa una strada che va nella direzione opposta, criminalizzando l’aiuto umanitario e limitandosi a dare risposte meramente securitarie e di ordine pubblico, che rischiano di alimentare incertezze, paure, linguaggi feroci e scontro sociale, con gravi ricadute sui territori.
La proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo depositato un anno fa alla Camera dei deputati va nella direzione opposta, provando ad affrontare il fenomeno migratorio in tutta la sua complessità. Chiediamo: canali diversificati di ingresso per lavoro, rivedendo gli attuali totalmente inefficaci; forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio; misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, puntando su politiche attive.
Sono tante le esperienze in Italia, promosse da organizzazioni e realtà di diversa ispirazione culturale e sociale, laiche e religiose, che hanno dimostrato che è possibile gestire il fenomeno migratorio, tenendo insieme la domanda di legalità e sicurezza dei cittadini con la tutela dei diritti e l’inclusione di chi arriva, garantendo in questo modo una miglior coesione sociale.
Questa è la strada che i promotori di “Ero straniero – L’umanità che fa bene” insistono nel proporre alla politica e alla società civile. Per questo, nel rilanciare i contenuti della campagna, rivolgono al Parlamento un appello, affinché sia al più presto messa in calendario la discussione della proposta di legge dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, depositata alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2017.
Chiediamo a tutti i parlamentari della Repubblica di fare proprio questo appello e di promuovere, nelle sedi di loro competenza, le iniziative necessarie a renderne possibile l’obiettivo.